06 luglio 2008
ap2788
Adoro la fotografia americana.
In particolare la fotografia tra gli anni '50 e '60, anche gli scatti di uno sconosciuto sembrano far parte di quel modo di guardare alla realtà " imposto" dai grandi maestri che finalmente è diventato parte dell'immaginario comune.
E in questo caso non credo si tratti del solito fenomeno di emersione di una sottocultura di massa.
Chi teme gli USA dovrebbe in realtà temere maggiormente questa istallazione generale dell'approccio con la visione e l'immaginario piuttosto che le aggressioni militari, queste ultime tipiche di tutte le potenze dominanti in un determinato periodo storico.
In particolare la fotografia tra gli anni '50 e '60, anche gli scatti di uno sconosciuto sembrano far parte di quel modo di guardare alla realtà " imposto" dai grandi maestri che finalmente è diventato parte dell'immaginario comune.
E in questo caso non credo si tratti del solito fenomeno di emersione di una sottocultura di massa.
Chi teme gli USA dovrebbe in realtà temere maggiormente questa istallazione generale dell'approccio con la visione e l'immaginario piuttosto che le aggressioni militari, queste ultime tipiche di tutte le potenze dominanti in un determinato periodo storico.
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